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Pagina:Le Rime di Cino da Pistoia.djvu/166

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BINDO BONICHI

Ma più nel mantener suo cuor leale.
Molti servendo altrui, sè han destrutti;
Però si guardi chi saggio è dal pruno;
Mille ne corregge uno;
Ma chi corregge, più che gli altri vale.




XIII

PERCHÈ GLI ANTICHI FURONO MAGGIORI FILOSOFI, CHE I MODERNI


     Trovâr sottil vïaggi
E nuovi movimenti
Gli antichi precedenti
4Per invenir radice di vertate:
Or gli moderni saggi
Mossi hanno convenenti,
Chè li loro argomenti
8Provan per loco dall’autoritate.
Onde a ragion si muove questïone,
Considerando che dall’ammirare
Nacque il filosofare
12Negli antichi ch’avìen gli cor gentili;
E gli moderni, come più sottili,
Che ’l cominciato dovrìan migliorare,
Nol sanno interpetrare.
16Onde ciò sia, qual direm la cagione?
     Dee la cosa più grande
Maggior merito avere;
Chè laido è a volere
20Di poco piombo aver gran massa d’oro.
L’uomo, in cui Dio spande
Grazia di prevalere
Molti altri di savere,
24Maggior ha don che a cui dà gran tesoro.
Ciascuna cosa, universal parlando,


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