Dando tesor, può esser comperata,
Se è proporzionata 28La quantità dell’ôr con sua valenza;
Salvo che ôr non merita scïenza,
Perchè a medaglia non si dà derrata:
Può esser meritata 32Con riverenza, chi l’ha onorando.
Chi ciò aver procura,
Parlando largamente,
Non vuole propriamente 36Se non a fine d’acquistare onore.
Gli antichi, avendo cura
D’averlo prontamente,
Trovâr che veramente 40La scïenza onorava ogni signore;
Ond’era lo studiar senza intervallo,
Vedendo che da molti era acquistato
Il fine desïato, 44Cioè l’onor che la scïenza dava.
Or ha l’onor chi di moneta grava:
Onde i moderni lo studio han mutato,
Poich’è meno onorato 48L’uom saggio a piè che l’asino a cavallo.
Medico o ver legista
O chi studia in altr’arte
Non ne cerca altra parte 52Che quanto basti a congregar moneta:
Non folle chi n’acquista,
Poi che per legger carte
L’error non si diparte 56Dalla gente bestiale et indiscreta.
L’onor non è in poder di chi ’l riceve,
Ma è nella balìa degli onoranti:
Se dunque gli onoranti 60O ver gli adulator ne son cagione,
Noi impertanto perderem ragione
O per altrui fallir sarem peccanti?
No certo, ma costanti; 64Chè cosa ragionevol non è greve.