Pagina:Le Rime di Cino da Pistoia.djvu/374

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FRANCO SACCHETTI

E se per mio affetto altro si trova,
12Non possa io mai trovar da te merzede;
Ch’i’ t’ho amato et amo, et amar crede
Te sempre il cor che tuo fu sempre e fia.
     Canzon, sì come se’ del mio amor certa,
16Così costei fa’ certa col tuo dire;
E se mostrato t’ho la mente aperta,
Aperto mostra a lei il mio desire;
Sicchè amando il ver possa sentire,
20Ch’altra non amo nè amare porrìa.




IX


     Ma’ non senti’ tal doglia
Quant’è con fede amare
Donna, che abbandonare
4Po’ mi convien e gir contro a mia voglia.
     Amor, tu mi facesti
Venir in un paese da me strano,
E in quello mi prendesti
8Per farmi poi da’ begli occhi lontano.
Il mare il monte e ’l piano
Non so com’io trapassi,
Ch’e’ mie’ dogliosi passi
12Non mi mettan ogn’ora a mortal doglia.
     Come potrà soffrire
Il cor penoso che la luce mia
Si convegna partire
16Da quella che veder sempre disìa?
Lasso!, ch’al tutto fia
Distrutta mia valenza,
Quando la sua presenza
20Mi vedrò allungar con grave doglia.
     Una speranza alquanto
La mente trista imaginando porta,
Chè tal’or nel mio pianto
24Giugne il pensier che dice — Or ti conforta;


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