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le torte? 167

“Lo nego!” replicò la Lepre-marzolina.

“Lo nega,” disse il Re: “ebbene lasciate andare.”

“Bene, ad ogni modo il Ghiro disse — ” e il Cappellaio lo guardò per vedere s’egli pure volesse dargli una mentita: ma il Ghiro non negava, dormiva profondamente.

“Dopo ciò,” continuò il Cappellaio, “mi preparai un’altra fetta di pane col burro — ”

“Ma che cosa disse il Ghiro?” domandò un giurato.

“Non me lo posso ricordare,” disse il Cappellaio.

“Voi dovreste ricordarlo,” osservò il Re, “se no vi farò mozzare il capo.”

Il misero Cappellaio si lasciò cadere la tazza, il pane col burro, e le ginocchia a terra, e sclamò: “Maestà, sono un povero mortale!”

“Siete un povero oratore,” disse il Re.

Qui un porcellino d’India diè un applauso, ma subito fu soppresso dagli uscieri del Tribunale. (Ed ecco come fecero: presero un sacco