Pagina:Le biblioteche popolari in Italia dall'anno 1861 al 1869.djvu/102

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nel sistema speciale d'istruzione; ma trovò il paese roso immensamente dalla piaga dell’accattonaggio. Alcuni valentuomini fra cui giova ricordare l’ispettore A. Casalini si posero a operare il miglioramento della condizione intellettuale della popolazione, e così nacque la Società per l’incoraggiamento all’istruzione popolare: in pari tempo si diè vita dall’avv. Parenzo, prof. Biasutti, prof. Polo e dott. Veronese ad un Comitato per diffondere e spezzare il pane dell’istruzione elementare all’operaio, e desso coll’anno 1868 diè principio alle lezioni e letture popolari.

La scuola serale municipale era frequentatissima nel 1867 e 1868, e già un asilo infantile sostenuto da offerte cittadine raccoglieva pel 2° anno più di 50 bambini. Preparato così un po’ di terreno, riuscì non affatto inutile l’istituzione della Biblioteca popolare circolante, tanto più che Rovigo non aveva che la Biblioteca del Seminario.

A tutto il 19 marzo 1869, la Società sopradetta presieduta dall’onorevole Casalini, aveva raccolte 887 azioni (di cui esatte 794) e stabilite le sue filiali, eccetto che in Adria e nel resto dei distretti, a Lendinara, a Badia, a Polesella, a Occhiobello, a Ariano, istituendo:6 Biblioteche popolari e distribuendo per lire 1148 di libri come appresso:

Rovigo con vol. 145 Occhiobello 49
Lendinara 93 Crespino 75
Badia 67 Ariano 58

La Biblioteca popolare d’Occhiobello non è ancora aperta.

Quella di Rovigo prospera assai, por l’aiuto del municipio che contribuì per lire 1000 e per