Pagina:Le biblioteche popolari in Italia dall'anno 1861 al 1869.djvu/103

Da Wikisource.

— 99 —


quello della Società di mutua istruzione che diè lire 90.

La Biblioteca di Lendinara ebbe 90 lettori, 150 letture e un capitale di 110 lire, nè si potrebbe dir più attesa la recentissima loro istituzione.

Il regolamento formato dal benemerito signor Casalini dichiara tutte queste Biblioteche proprietà della Società d’incoraggiamento all’istruzione ed educazione popolare della provincia, e sotto la responsabilità del direttore distrettuale, che procurerà un locale gratuito alla Biblioteca e ne affiderà la distribuzione a persona di fiducia: i libri son dati gratis ai membri della Società in corrente coi loro pagamenti, agli ascritti alla Società operaia, e ai maestri; ogni altro che volesse leggere deve depositare a garanzia del libro che riceve, una somma da centisimi 50 a lire 50 a giudizio del bibliotecario; potendosi i libri girare da una Biblioteca alle altre a maggior vantaggio del pubblico, sarà tenuto un registro di carico e discarico delle singole Biblioteche presso la Direzione provinciale.

Intanto vuolsi dare particolar lode all’egregio cav. Paolo Molinelli per aver con cospicue offerte di danaro incoraggiato la Società così benemerita del paese.


Un’altra Biblioteca si è iniziata a Rosate (Milano) per opera del maestro De Alberti, e a Russi (Ravenna) pure si sta formando per cura del prof. Pio Lazzarini che raccolse già nei primi d’aprile 1869 un 50 soci e offerte di libri dopo un appello generoso pubblicato in vari giornali.