Pagina:Le biblioteche popolari in Italia dall'anno 1861 al 1869.djvu/122

Da Wikisource.

— 118 —


Anco presso il civico Ospedale e casa d’esposti fu pure nel decorso anno da quell’egregio direttore cav. Andrea Perusini fondata una Biblioteca popolare per uso degl’infermi e convalescenti, conta 250 volumi e ne è bibliotecario il sac. Marzio Sinigaglia, cappellano del pio luogo.

Sappiamo altresì che lo scorso mese di marzo 1869 il R. Ispettorato scolastico d’Udine raccomandò con apposita circolare, corredata di un progetto di regolamento e catalogo, la fondazione in ogni comune d’una Biblioteca popolare, ed una già si deve all’operosa bontà del cav. dott. Gabriele Pecile, che a sue spese si propose di provvederla di libri.

Venezia.

A Venezia vi era la Società pella lettura popolare che morì ben presto e inoltre la Biblioteca provinciale gratuita popolare circolante la quale é pur ad uso delle carceri. La Società di lettura aveva due qualità di soci: i fondatori che contribuiscono lire 20 almeno una sola volta e gli ordinari che danno 40 centesimi mensili; mentre la Biblioteca provinciale è gratuita ed ha sede a San Giovanni Laterano presso l’Istituto industriale e professionale; questa prospera e dà buoni frutti.

La presidenza composta dei promotori D. Busoni, A. Errerà, V. Ceresole ha fissato le seguenti basi. L’istituzione cercherà di concedere l’uso, dei libri al più umile prezzo e si metterà perciò in attenenza colle Società di credito, di mutualità e di cooperazione; essa ha per iscopo di diffondere l’istruzione fra il popolo sia mediante somministrazione di libri nella, città e provincia