Pagina:Le biblioteche popolari in Italia dall'anno 1861 al 1869.djvu/68

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Consiglio comunale nella sessione primaverile stanziava un sussidio di lire 15 e altre 200 il Ministero di pubblica istruzione.

Questi danari fecero poca fortuna e, bisogna pur dire, furono spesi un po’ male; si ordinarono due scaffali inutili invece di buoni libri, si radunò dei libri scompleti e ben poco adatti alla Biblioteca; a compimento poi di questa mala fortuna, venne l’inondazione dell’ottobre 1868 che avendo allagato la sala della Biblioteca e quella del municipio danneggiò moltissimo quella collezione di opere radunata con spesa e con tanta fatica!

Lecco (Como).

Per iniziativa del presidente signor L. Balicco, l’Associazione di mutuo soccorso operaia del mandamento di Lecco avea deliberato, sul finire del 1865, di creare una Biblioteca popolare per uso dei suoi membri, e a tal uopo furono diramate delle circolari per la raccolta di libri: le offerte non mancarono, e più di 400 vol. (dei quali molti sono generoso invio dell’editore cav. Pagnoni) trovansi presso l’ufficio sociale in aspettativa d’un regolamento che stabilisca le norme della distribuzione.

Se non ebbe sin qui effetto il desiderio degli iniziatori, lo si deve alla partenza del signor segretario Bonazzola per l’America e perché nel 1866 non risultò rieletto all’ufficio il già presidente signor Balicco. Nonostante sarebbe a desiderarsi che il successore signor cav. Gius. Badoni avesse date le disposizioni opportune a continuare la lodevole impresa, essendo già trascorso un biennio.