Pagina:Le cene ed altre prose di Antonfrancesco Grazzini, Firenze, Le Monnier, 1857.djvu/67

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duni, fornito il primo scontro, alquanto presero riposo e lena. Ma Salvestro, avendo a mente le parole del medico, si messe in ordine per fare il secondo assalto; dopo il quale non molto stette, che il terzo menarono a fine, sì che stanchi a dormire si recarono; e la donna, che venti notti innanzi non aveva mai potuto chiudere occhi, s’addormentò incontanente, e per otto ore non si svegliò mai, nè si sarebbe svegliata ancora, se non che, frugandola il marito, al quarto assalto dierono la stretta che già era dì alto; e la donna si raddormentò, e dormì poscia per infino a terza. Salvestro, levatosi, le portò al letto di sua mano confezione e trebbiano, come se ella fusse stata di parto: la quale più mangiò e più di voglia la mattina, che per lo addietro non aveva fatto in otto giorni; di che lietissimo il marito ne andò al medico, e ogni cosa gli raccontò per filo e per segno: onde il medico ne rimase consolato, e confortollo che seguitasse. Salvestro, da lui partitosi, poi che egli ebbe recato a fine certe sue faccende, in su l’ora se ne tornò a desinare; et avendo fatto cuocere un buono e grasso cappone, colla sua cara moglie desinò allegramente; la quale, riavuto il gusto, quella volta mangiò da sana, e bevve da malata. La sera poi, molto ben cenato, se ne andò col suo marito al letto, non più dolente e paurosa, ma lieta e sicura della medicina. Così Salvestro all’usato medicandola, e faccendole fare buona vita, per non tenervi più a tedio, in quattro o in sei giorni si uscì del letto, e in meno di dieci ritornò fresca e colorita, e, quanto mai per lo addietro fosse stata, sana e bella. Della qual cosa col marito insieme contentissima, ringraziava Dio, e la buona avvertenza e il vero conoscimento del medico suo compare, che, di quasi morta, renduto le aveva con sì dolce mezzo la prospera sanità. In questo mentre, venutone il carnovale, accadde che una sera dopo cena, sendo Salvestro e la moglie al fuoco, lieti e pien di festa cianciando e ridendo, la Sandra, veduto che lo scambio dell’orina era stato la salvezza della padrona et il conforto del marito, ogni cosa, come era seguito, particolarmente raccontò loro; di che meravigliandosi, tanto risero la sera, intorno a ciò pensando, che dolevano loro gli occhi. E Salvestro, non fu prima giorno, che ne andò a casa il medico, e gli narrò ordinatamente il tutto; il quale, stupito e quasi