Pagina:Le cento novelle antiche.djvu/158

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Come allo 'mperatore Federigo fuggì uno astore dentro in Melano. Novella XXII |||
 39
Come lo ’mperadore Federigo trovò un poltrone a una fontana, e chieseli bere, e poi li tolse il suo barlione. Novella XXIII |||
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Come lo’mperadore Federigo fece una quistione a duo savi, e come li guidardonò. Novella XXIV |||
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Come il soldano donò a uno dugento marchi, et il tesoriere li scrisse, veggente lui, ad uscita. Novella XXV |||
 43
Qui conta d’uno borghese di Francia. Novella XXVI |||
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Qui conta d’uno grande moaddo a cui fu detta villania. Novella XXVII |||
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Qui conta della costuma ch’era nello reame di Francia. Novella XXVIII |||
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Qui conta come i savi astrologi disputavano del cielo impireo. Novella XXIX |||
 48
Qui conta come uno cavaliere di Lombardia dispese il suo. Novella XXX |||
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Qui cento d’uno novellatore di messere Azzolino. Novella XXXI |||
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Delle belle valentie di Riccar Loghercio di Lilla. Novella XXXII |||
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Qui conta una Novella di m. Imberal del Balzo. Novella XXXIII |||
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Come due nobili cavalieri s’amavano di buono amore. Novella XXXIV |||
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