Pagina:Le dicerie sacre.djvu/130

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Diceria I. ut Pià. La Vergine iftelfa , evuo, c mono di legirlo età le fafce , di lufingarlo co’ baci, di ra«orlo nel feno,di recarlofi in braccio.Fauo- ntuttiC non fi può negare) grandiflìmi. Mai Carlo priulegiaco con difrmftira , & eccedo di parrialirà vengono quafi in vn fafeio eoo la sa- tiflima Sindone conceduti tutti quelli fauori infieme ; Onde si come ella c vn Sommario di tutte le marauiglie di Dio , così è anche vn'- Epilogo di tutti i fauori di Dio. Volfe l’infinita bontà del Saluatore à diuerfe Città , & à di- uerfi Prencipi diuerfi ftromenti diftr;buire della Tua dolciflima paflioiie . A Milano Iafciò va chiodo, à Napoli diede vna fpina, à Parigi tutta la corona, à Roma donò la lancia , à Man- toua vn poco del fangue, à Gietufalemme par* te della Croce. Ma tutto quello, che compartito era didimamente à molti, è ftato prodigamene diffufo infieme ad vno. A voi ( Scremili* mo Sire ) lì è compiaciuto di donar cofa, !a- qual tutto il contenuto di que'tanti m. fieri raccoglie in vn riftretro cotopendiojPoiche chiun. que mira quefto facratiflìmo cornetto , efpref- (amente vi vede , e le c:cattici de'chiodi, e le fmmure delle fpine ,e la felTura della lancia , e a Scaturigine del fangue, c la rigidezza della Croce. Per la qual cofa vi potete diuotamente vantare d’hauer quafi impouento il reforo del Cie!o, & in certo modo fpogliato Iddio di tutta la fua maggior ricchezza . Leggefi di Scipione Africano, a che militando inlfpa-»- gna , dopò l'hsuere feonfitto Indibile Duce de’Carraginefi , gli fu condotto attinti vn_j garzone prigioniero d’afpetto (ignorile, e di legnaggio reale.che petcliergli nella battaglia Lt Diarie t £ cada- Iti LÀ PlTTVRA