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12 La Pittura

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la Cosmografia? come dimostrare l’imagini del Cielo senza l’Astrologia? come disegnare i siti de’ paesi, e le piante delle fortezze senza la Militia; e come allumar le figure, far gli scorci, e atteggiare i moti, senza la Prospettiva? Mà come è possibile, che Pittore havesse giamai tanto scientiato, che in sè raccogliesse affattamente tutte queste dottrine, se non solo Iddio, di cui si dice. Magnus Dominus noster, et magna virtus eius, et sapientia eius non est numerus? La seconda parte, cioè la sperienza, ne’ Pittori terreni è difettosa, percioche la Pittura non in un tempo solo, nè da una sola persona hebbe perfettione, ma da molti, e appoco appoco ricevette accrescimento. I Corinthij dall’ombra dell’huomo (come si disse) trassero i suoi principij. Gli Egittij furono i primi, che con linee il corpo humano circoscrivessero. Ardice Corinthio; e Thelefane Sicionio la essercitarono senza colori. Venne poi pian piano l’arte à distinguer se stessa, e con le differenze de’ colori, e de’ lumi, e dell’ombre à formar le commissure. Cleofanto incominciò à colorare. Apollodoro ritrovò il pennello. Eumaro Atheniese fu il primo, che nella pittura distinguesse dalla femina il maschio. Cimone Cleoneo ritrovò l’imagini oblique, e gli storcimenti de’ corpi, variò i volti in diverse attitudini, articolò i muscoli, enfiò le vene, e rincrespò le rughe degli habiti. Polignoto dipinse primiero le donne con vesta lucida, e con mitre à più colori; e fu colui, ch’ad aprir la bocca, e à discoprire i denti diede principio. Zeusi prese à rinforzar l’eminenza del rilievo, e diede alle cose la vivezza del naturale. Parrasio insegnò à