Pagina:Le dicerie sacre.djvu/27

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Pi tt v R a do l'aria di fofco, 8c di liminolo, faccia prima in campo d’azurro olttamarino quali vn’ab- bozzo del giorno; indi appoco appoco rem- . prando la grana fina con l’oro macinato , Se colorando i nujoletri di vermiglio,& di racio, J vengaà terminarlodiftint mente; Et chi non ammira, ò non loda vna pittura così bella di quella fapientilTuBa mano ? Tu fabricatus es sturar.im Stltm.Egt Dominiti, ©»»J» alter formans ÌHccm,(ycreans ttnebras. Prouofli ancora , ficome alluminatoreeccellenriffìmo, a far delle miniature dilicate,& gentili.Mirate ,1'Api, guardatele Zanzare, inuèftigate i Ragni,olTeruate i Bigatti,contemplate le Locciole confiderate le Formiche,minutiffimi fra tutti i corpi viuenti. Volete dilicatura maggiore ? Ec come poteuano con più efqoifito artificio,ò co più accurata fottilkà effer dal Aio diligente^ •pennello organizate >)v*dt ad fornicamo pi- gir, & confiderà vitti titts,& di jet fapìtntià. Nè meno nella Plaftica.e nella Scultura dimo- ftrar fi volfc dotto , & efperto, prendendo tal- uolta à lauorar di rilieuo , «ozi pure a guifa di giudic ofo Pittore , il quale afiai fouente quelle irteli* figure ch’cglihà di colorile in tauola,riduce in modello di ftucco, ò di terra , compofe j’humaoa ftatua di limo , & di fango . tgo et Ubo /'pulutram eius. Sopra tutto ritraffe fe medefimo, & di fe mede fimo fece molti ritratti,& ritratti tutti limili,& tutti belli.Ccrto à che niuna cofa propriamente fi può dire in ,, tutto fimileà Dio. Deus quii erit fimilis libi ? Q*is tnim fimilis mtis Non tfl fimilis mi Domine . Però ( diceua Antifone Cinico ) non bifogna pcufare dj coaofcer la fac-, ?»