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c) Terreni lire 6400.

d) Traversine lire 3.

e) Opere in legno al doppio del prezzo di Norvegia, ove il legname costa circa lire 29 al metro cubo.


Questi valori dei terreni paragonati alla spesa vera avvenuta in Isvezia e Norvegia potrebbero parere scarsi in vista del bassissimo prezzo elementare di quei paesi, ma si ritiene possibile un’economia sul quantitativo, che mi è parso abbondante in quei luoghi.

Quanto alla influenza del corpo stradale sul costo riterremo che ogni metro di restringimento nel corpo stradale importi una economia di lire 3 mila al chil.° per minori lavori di ogni sorta, e che ogni cent.° di altezza della massicciata valga lire 80 al chil.° in media, qualunque sia la sua larghezza.

Infino si calcoleranno le rotaje a lire 200 la tonn.a, che è il loro attuale costo in Italia.

Applicando queste basi avremo le seguenti variazioni al costo vero chilometrico delle diverse ferrovie:


Per le linee di Alsazia. — Deduzione di L. 5,100 per maggior prezzo pagato per le rotaje oltre le L. 200, ed altre L. 800 per 2 chilogrammi di eccedenza di peso al metro lineare; deduzione di L. 3,000 per eccedenza di larghezza pel corpo stradale; deduzione di L. 1,750 per le case cantoniere da risparmiarsi; aumento di L. 16,000 pel materiale mobile che occorre in molta quantità, attesa la divisione della rete in tre linee separate, e L. 1,000 per un’officina che si valuta in totale L. 90,000 circa; questi due oggetti mancando affatto.

Per la linea di Peebles. — Deduzione di L. 0,4 X 3,000 — 1,200 per il corpo stradale; idem di L. 800 per 2 chilogrammi nelle rotaje; idem di L. 9,878 per eccedenza del valore dei terreni; idem di L. 2,294 di spese parlamentari; aumento di L. 1,500 per una officina che non esiste e che si calcola costare almeno L. 45,000.

Per la linea di Port Patrick. — Deduzione di L. 0.1 X 3,000 = 300