Pagina:Le mille ed una notti, 1852, III-IV.djvu/149

Da Wikisource.

131


sti le partecipò l’amore del re di Persia per la principessa Giauara, nato al solo racconto della di lei avvenenza e contro sua intenzione; che avevalo là condotto non potendo esimersene, e che stava per cercare i mezzi di procurargliela in matrimonio.

«Benchè il re Saleh, propriamente parlando, fosse innocente della passione del re di Persia, la madre lo biasimò nondimeno assai d’aver parlato della principessa Giauara alla di lui presenza, con sì poca precauzione. — La vostra imprudenza,» gli disse, «è imperdonabile: sperate voi che il re di Samandal, il cui carattere vi è tanto noto, avrà maggior considerazione per voi che non per tanti altri re, a’ quali ha con sì manifesto disprezzo negata la figliuola? Volete voi ch’ei vi rimandi nella medesima confusione?

«— Signora,» rispose Saleh, «v’ho già detto essere stato contro mia intenzione se il re mio nipote intese quanto narrai alla regina mia sorella sulla beltà della principessa Giauara. Il fallo è commesso, e dobbiamo pensare ch’ei l’ama perdutamente, e ne morrà d’affanno e di dolore se non gliela otteniamo in qualunque modo ciò sia. Non devo però nulla lasciar d’intentato a tal uopo, essendo io solo l’origine, benchè innocente, di tutto il male, ed userò di quanto sia in mio potere per rimediarvi. Spero, o signora, che approverete la mia risoluzione d’andar io medesimo a trovare il re di Samandal, con un ricco donativo di gioie, e chiedergli la principessa sua figliuola pel re di Persia vostro nipote. Ho qualche fiducia che non debba negarmela e voglia acconsentire d’imparentarsi con uno dei più possenti monarchi della terra.

«— Sarebbe da desiderare,» riprese la regina, «che non fossimo stati nella necessità di far simile domanda, della quale non è certo se avremo esito