Pagina:Le mille ed una notti, 1852, V-VI.djvu/145

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«La moglie della guardia, vedendolo entrare con quel carico, gridò: — Ah! sciagurato, dove hai tu preso quel piatto? Lo rubasti?» Fu il signor hageb (che Iddio conservi quel bravo giovane!), che me l’ha donato. Venite qua tutti, mangiamo di queste paste: esse devono essere eccellenti. — Sei pazzo?» disse la moglie. «Va piuttosto a venderle. Esse valgono almeno trenta o quaranta dramme, colle quali potremo mantenere i nostri figli. — Lasciaci godere di quanto il Signore c’invia,» soggiunse il marito. La moglie si mise allora a piangere, dicendo: — I nostri figli non hanno berretti, nè scarpe. —

«Le donne hanno quasi sempre ragione: perciò la moglie della guardia la vinse. Il marito adunque prese il piatto e lo consegnò ad un pubblico banditore, affinchè lo vendesse colle paste. Alcuni ne offrirono dapprima quaranta dramme; poscia il prezzo aumentò fino ad ottanta. Uno dei compratori, guardando allora attentamente il piatto, vi lesse queste parole incise sul contorno: Fallo per ordine del Commendatore dei Credenti. Ne rimase sorpreso, e chiese al banditore se voleva farsi appiccare. Non avendo questi compreso il significato di quelle parole, l’altro gli disse, che quel piatto apparteneva al Commendatore dei credenti.

«Il banditote fu in procinto di morire dallo spavento, e poi corse al palazzo, chiedendo di parlare al monarca. Lo fecero entrare; e dopo essersi prosternato davanti al califfo, gli presentò il piatto, Aaron, avendolo riconosciuto colle paste, andò in gran collera, e pensò fra sè: — Come! mi do la pena di preparare di mia propria mano qualche cosa da mangiare nell’interno del mio serraglio, e si preferisce venderlo! Chi t’ha dato questo piatto?» disse al banditore. — Fu,» rispose costui, «la guardia