Pagina:Le mille ed una notti, 1852, V-VI.djvu/539

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ghi santi? Vi vedreste vecchi rispettabili e donne pie, che domanderebbero al cielo tuttociò che potreste desiderare. — Io vorrei ben volentieri accompagnarvi,» rispose Naam, e volgendosi poscia alla suocera, soggiunse: «Domandate, ve ne prego; o signora, a mio marito che mi lasci uscire con voi e la vecchia, per andar a visitare le moschee, e trovarci così in mezzo ai poveri ed ai servi di Dio. —

«La suocera disse ch’era contenta di adempire anch’ella a quella divota pratica di religione, e promise di parlarne al figlio. Naama essendo rientrato in quel frattempo, la vecchia gli si avvicinò, gli baciò la mano, ne lodò la bontà e generosità, ed uscì facendo voti per lui.»


NOTTE CDXCIII


— L’indomani, la vecchia tornò, ed approfittando del momento in cui Naama non era in casa; andò a trovare la giovane schiava, e le disse: — Noi abbiamo passato tutta iersera a pregare per voi. Usciamo oggi assieme; venite a passare un momento coi nostri santi personaggi; noi saremo di ritorno prima che vostro marito sia rientrato.» Naam, volgendosi alla suocera, la pregò di permetterle d’uscire un momento, prima che tornasse il marito. — Io non ho ancora avvertito Naama,» disse la suocera, «e temo che non s’adiri, se sa che siate uscita. — Madama,» soggiunse la vecchia, «non faremo che entrare nella più vicina moschea, e non tarderemo a tornare. —