Pagina:Le mille ed una notti, 1852, VII-VIII.djvu/664

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grata a Dio, e l’altra lo eccita all’ira? — Il bene ed il male, che sono come i corsieri del corpo e dell’anima. — Come mai il bene ed il male ci penetrano nel corpo e nell’anima? — Pei cinque sensi, che sono gli organi a cui mezzo si pratica il bene come il male. Così, la lingua articola la verità come la bugia; guidano gli occhi alla felicità eterna, allorchè contemplano le cose sante, o precipitano nella perdizione quando si fermano su cose scandalose; le orecchie ascoltano le lodi di Dio od i discorsi empi; le mani fanno elemosina o s’impadroniscono deila roba altrui; i piedi conducono alla moschea o ne’ prostriboli. — Sapeva Iddio preventivamente che Adamo mangerebbe del frutto vietato, e si renderebbe reo di disobbedienza? — Certo, Iddio lo sapeva prima; ed era soltanto per avvertire Adamo, che gli annunziò ch’egli morrebbe appena ne avesse gustato. — Ora comprendo; ma ciò che non mi hanno mai potuto spiegare è il solletico che questo mondo ha pegli uomini e la preferenza ch’essi gli danno sull’altro. — Ciò proviene perchè non si occupano se non della vita presente, nè pensano alla morte: se vi pensassero, perderebbe il mondo a’ loro occhi ogni solletico, ed essi si occuperebbero del mondo e della felicità avvenire. — Voi mi avete illuminato il cuore,» disse il principe, «colla fiaccola della vostra sapienza, e dissipate le nubi dei miei dubbi. —

«Allora un savio tra i presenti si alzò, e volse al principe queste parole: — Poichè sapete tante cose, ditemi, ve ne prego, quali sono le maggiori felicità di questo mondo? — Sono,» rispose il principe, «la salute dell’anima e del corpo, un’esistenza avventurosa, un figlio sommesso e virtuoso. — Quali sono le tre cose delle quali tutti gli uomini concordano nel vantare l’eccellenza? — I piaceri della tavola, ed i godimenti che gustar fanno il sonno e le donne.