Pagina:Le mille ed una notti, 1852, VII-VIII.djvu/670

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colle donne, e non le cerca che per soddisfare ai soli bisogni della natura. Il giorno è composto di ventiquattr’ore; basta passarne dodici nel serraglio, e consacrare il resto agli affari, alla studio od al riposo. Star sempre in società colle donne riesce egualmente pernicioso al corpo od all’anima. Di quanti uomini non hanno desse cagionata la perdita! Potrei citarne ben mille ed uno esempi. — Narratene uno solo,» rispose il re; «basterà a persuadermi.» E Scimas si fece a dire:

«— Un uomo che dedicavasi intieramente alla propria moglie, aveva un giardino nel quale non tralasciava d’andare ogni giorno. Più d’una volta sua moglie volle accompagnarvelo; siccome non poteva ricusare alle sue brame, un giorno la condusse seco. Trovavansi nel giardino appunto due giovanotti: credendo che la coppia vi giungesse per qualche galanteria, si nascosero in un boschetto, per vedere cosa sarebbe accaduto. Era appena la donna entrata nel giardino, che pregò il marito a darle sull’erba prove dell’amor suo. «Non si può, disse il marito, poichè temo che non ci veggano, e ciò sarebbe dare uno scandalo pubblico; d’altra parte, bisogna che vanghi ed adaqui il giardino. — Ah! riprese la moglie, sol di me dovete occuparvi; sapete i precetti dei Corano sui doveri del matrimonio.» Non potè il marito esimersi più oltre, e buono o suo malgrado, gli fu d’uopo arrendersi alle voglie della moglie. I due giovani, impiegati di polizia, persuasi di essere testimoni d’un adulterio, uscirono dal nascondiglio per sorprendere i rei in flagranti. «-«Difendetemi!» gridò al marito la moglie: volle in egli fatti difenderla; ma uno di quelli gli menò un tal pugno che lo distese morto... Vedete ciò che accade quando si seguono i consigli delle donne, e come bisogna respingerli tutti come perniciosi. E che! o sire, dopo essere stato tanto tempo