Pagina:Le opere di Galileo Galilei II.djvu/253

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250 trattato della sfera

varsi egli ora più alto ed ora più basso, cagiona maggiore o minore durazione delle tenebre. Anzi può occorrere, che trovandosi il sole nel tempo de gli ecclissi molto basso, e congiungendosi centralmente con la luna, rimanga di esso un luminoso cerchio, in guisa di ghirlanda intorno intorno alla luna, apparente; che in altra simile congiunzione, trovandosi egli molto alto, potria dal corpo lunare totalmente esser ricoperto.


della illuminazione della luna.


Di non poca maraviglia è a gli uomini il mostrarsi la luna con tante diverse figure, apparendoci ora in guisa di dua sottilissime corna, poi, a poco a poco ingrossandosi nel mezo, ridursi alla forma di mezo cerchio, quindi, gonfiandosi successivamente, arriva a un cerchio perfetto, e poi, incominciando a diminuirsi, si riduce al mezo cerchio, poi alle corna, e finalmente del tutto sparisce. De i quali effetti volendo noi assegnare la causa, dichiamo il corpo lunare esser di figura sferica, di sua natura oscuro e tenebroso, ed andare intorno assai più vicino alla terra di quello che faccia il sole, dal quale viene essa luna sempre per la metà illuminata; però che, se si esporrà alla vista del sole un corpo sferico, la sua metà o poco più, sendo minor del sole, verrà illuminata. Similmente, del medesimo corpo sferico, la nostra vista la sola metà e qualche cosa meno ne vede, come da i prospettivi vien dimostrato; adunque della luna noi non vediamo altro che la metà. Nè il sole più meno della metà ne illumina; e perchè la vista nostra non vede gli oggetti se non quanto sono illuminati, quando della luna fosse illuminata quella metà che è esposta a gli occhi nostri, noi la scorgeremmo e vedremmo in guisa d’un cerchio luminoso: come avviene nelle opposizioni; che ritrovandosi la vista nostra nel mezo tra ’l sole e la luna, quella sua metà che è esposta alla nostra vista, è ancora veduta ed illustrata dal sole. Ma, per lo contrario, quando, nelle congiunzioni, la luna è interposta tra l’occhio nostro ed il sole, la sua metà superiore viene illuminata, e la inferiore, ch’è volta verso gli occhi nostri, rimane tenebrosa, e perciò invisibile. Ma cominciando a poco a poco la luna a discostarsi dal sole, comincia a ricever lume nella sua estrema cir-

10. tante e diverse, a — 22-23. non ne vediamo, a, m, r —