Pagina:Le opere di Galileo Galilei II.djvu/360

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geometrico e militare. 347


Dichiarate queste cose in universale, passeremo all’applicazione particulare di questo colibro a tutti i pesi, ed a tutte le materie diverse. E perchè non si può venire in cognizione di alcuna cosa ignota senza il mezo di alcuna altra conosciuta, fa di mestiere che ci sia noto un solo diametro di una palla di qual si voglia materia, e di qual si voglia peso rispondente alle libre, che nel paese dove vogliamo usare lo Strumento si costumano: dal qual solo diametro verremo, col mezzo del nostro colibro, in cognizion del peso di qual si voglia altra palla e di qualunque altra materia; intendendo però delle materie sopra lo Strumento notate.

Ed acciò che con l’esempio il tutto meglio si faccia manifesto, supponghiamo di essere ogg’in Venezia, e di voler quivi servirci del colibro. Prima procureremo di avere il diametro ed il peso di una palla di qualcuna delle materie sopra lo Strumento segnate; che, per essempio, supporremo di avere il diametro di una palla di piombo di libre 10, al peso di Venezia: il qual diametro noteremo con due punti nella costa di un’asta dello Strumento. Quando dunque vorremo accomodare ed aggiustare il colibro in maniera che, presa la bocca di un pezzo d’artiglieria, e trasportata sopra esso colibro, conosciamo quante libre di palla di piombo essa porti, non doviamo far altro salvo che prendere col compasso quel diametro delle 10 libre di piombo già nella costa dello Stromento notato, ed aprir poi lo Strumento tanto che li numeri del colibro 10. 10 si adattino al detto diametro; perchè allora sarà il colibro aggiustato in guisa che, preso il diametro della bocca di qual si voglia pezzo e transferitolo sopra il colibro, da i numeri de i punti dove si adatterà, conosceremo quante libre di palla di piombo porti detto pezzo. Ma se volessimo aggiustare lo Strumento sì che il colibro rispondesse alle palle di ferro, allora, prima prenderemo il diametro stesso delle 10 libre di piombo, e questo applicheremo a i punti delle prime linee segnati Pi, Pi.; e, senza alterare lo Strumento, prenderemo con un compasso la distanza tra i punti segnati Fe. Fe. che sarà il diametro di una palla di ferro di 10 libre1 al peso di Venezia; e questo diametro, aprendo lo Strumento, si applicherà nelle linee del colibro a i punti segnati 10. 10;

  1. Le parole «di 10 libre» sono aggiunte di mano di Galileo nel cod. a; mancano negli altri esemplari indicati nell’Avvertimento.