Pagina:Le opere di Galileo Galilei IX.djvu/220

Da Wikisource.
216 capitolo

     E che gli han dato colui a malizia,
     Tal che gli è forza cambiarle marito1.
Altri2, che di ben sodi ha gran dovizia,
     80Talor dà in una ch’ha sì poca entrata,
     Che non v’è da3 ripor la masserizia.
Così resta la4 sposa sconsolata:
     Gli è ver che questo non avvien sì spesso;
     Pur di queste qualcuna s’è trovata:
85Dov’allor si vedeva a un di presso,
     Innanzi che venissino alle prese,
     La proporzion tra l’uno e l’altro sesso.
Non si temeva allor del mal franzese:
     Però che, stand’ignudo alla campagna,
     90S’un avea5 qualche male, era palese;
E s’una donna avea qualche magagna,
     La teneva coperta6 solamente
     Con tre o quattro foglie di castagna.
Così non era gabbata la gente,
     95Come si vede che l’è gabbat’ora,
     Se già l’uomo non è più ch’intendente:
Chè tal par buona, veduta7 di fuora,
     Che se tu la ricerchi sotto panno8,
     La trovi come ’l vaso di Pandora.
100E così d’ogni frode9 e d’ogn’inganno
     Si vede chiaro che n’è sol cagione
     L’andar vestito tutto quanto l’anno.
Un’altra, e non minor, maladizione
     Nasce tra noi di questa10 ria semenza,
     105Che tien il mondo in gran confusione:
Quest’è la maggioranza e preminenza11
     Che vien da’ panni bianchi, oscuri o persi12,
     Che pongon tra’ Cristian la differenza.
Questa pospone a i monaci i conversi,

  1. 78. cambiarle il marito, D, F, G
  2. 79. Nel cod. D prima era scritto Altri, poi fu corretto Un poi, che è la lezione dei codici E, F, G e della stampa s.
  3. 81. non ha da, E, s
  4. 82. Così ne sta la, B
  5. 90. S’un aveva, A
  6. 92. La portava coperta, C
  7. 97. par bella, veduta, C
  8. 98. sotto il panno, D, F, G
  9. 100. E così d’ogni male e, E, s
  10. 104. da questa, B, C, D, G
  11. 106. o preminenza, s
  12. 107. o scuri, s — e persi, B, C, D, E, F, G