Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu/330

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322 dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo.

dove la differenza dell’altezze polari, 4.40 m.p., è minore della differenza dell’altezze della, 4.42 m.p., e però c’è differenza di parallasse gr. 0. 2 m.p. Trovate queste cose, piglio l’istessa figura dell’autore, cioè questa1, nella quale il punto B è il luogo del Landgravio, D il luogo di Ticone, C luogo della, A centro della Terra, A B E linea verticale del Landgravio, A D F di Ticone, e l’angolo B C D differenza di parallasse. E perchè l’angolo B A D, compreso tra le verticali, è eguale alla differenza dell’altezze polari, sarà gr. 4.40 m.p., e lo noto qui da parte; e di esso trovo la corda, dalla tavola de gli archi e corde, e la noto appresso, che è 8142 parti di quali il semidiametro A B è 100000. Trovo poi l’angolo B D C facilmente: imperocchè la metà dell’angolo B A D, che è 2.20 m.p., giunta a un retto dà l’angolo B D F 92.20 m.p., al quale giugnendo l’angolo C D F, che è la distanza dal vertice della maggiore altezza

  1. La retta BD non è segnata nella figura dell’edizione originale, ma bensì nell’autografo.