Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu/751

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di antonio rocco. 743


tutti i mobili dovere essere nel vacuo tra di loro tutto simili  1 ed eguali, crescenti però continuamente in duplicata proporziono de’ tempi. Ha la mia coniettura auto fondamento sopra certo effetto che si osserva tra le velocità  2 de’ mobili di diversa gravità ne’ mezzi pieni: il quale è, che le velocità dette si fanno più e più differenti, secondo che i mezzi si fanno più gravi. L’oro, gravissimo sopra tutte le materie da noi conosciute, esso solo descende nell’argento vivo  3, dove tutti gli altri metalli galleggiano; però è manifesto potersi fare un misto d’oro o d’argento tale, che lentissimamente scenda  4 nel mercurio, sì che la profondità, per esempio, d’un braccio, che l’oro puro passa in una battuta di polso, il misto non la passasse in manco di 50 o di 100: ma poi se noi faremo scendere li medesimi  5 mobili nell’acqua, l’oro schietto  6 non arriverà al fondo di 4 braccia la decima parte del tempo prima del misto; nell’aria poi, in 100 braccia d’altezza, non si potrà distinguere anticipazione alcuna di tempo o d’intervallo. Nel  7 mezzo dell’acqua, dove la cera schietta non va al fondo, possiamo farne  8

una palla, quale con aggiunta di pochi grani di piombo o altra materia grave descenda la profondità di 4 braccia in 20 battute di polso, la quale una palla di marmo scenderà in 2 battute di polso solamente: ma queste medesime passeranno altrettanta profondità d’aria in tempi inosservabilmente diseguali. Piglio due palle eguali in mole, una d’oro e l’altra di sughero, quella oltre a 100 volte più grave di questa: le quali se io lascierò cadere dall’altezza di 100 braccia d’aria, è vero che l’oro anticiperà il sughero di due o tre braccia e forse  9 di più; ma nell’altezza  10 di un braccio o di dua la differenza  11 di velocità sarà quasi insensibile: e quelle differenze che ne’ lunghi intervalli si fanno, tra l’oro ed il sughero, grandemente notabili, non dependono dallo diverse gravità, ma dalli impedimenti  12 de’ mezzi, come di sopra ho dichiarato; chè se l’oro traesse la superiorità di velocità sopra al  13 sughero  14 dalla gravità, pare molto ragionevole che, rimosse tutte le alterazioni che dal mezzo o da altro potessero provenire, dovesse l’oro superare il sughero in velocità con la proporzione con la quale lo supera nella gravità, e che però anco nell’altezza di 4 braccia

  1. tutti simili, M, F
  2. la velocità, F — di mobili. diversi di gravità, L, F
  3. descende nel mezzo dell’argento vivo, F —
  4. descende nel, M; scenda dentro il, F
  5. i due medesimi, L, F
  6. Voto puro, F
  7. alcuna. Nel, L
  8. possiamo fare, M
  9. braccia forse, M
  10. braccia; ma nell'
  11. dua di differenza, M — delle velocità, L
  12. dall’impedimento, F, L
  13. sopra il L, F
  14. sugaro, M