Pagina:Le opere di Galileo Galilei XVII.djvu/47

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48 20 MARZO 1637. [3449] secondo la commissione glie n'era stata data da loro; e che intanto detta proposizione era stata data a i Commissari per esaminarla e darne relazione. E non essendo fin adesso detta risposta delP Eccellenze loro stata mandata, avendo il Sig. Ortensio dopo un silen- 50 zio continuato di quattro mesi, benché instant emente da me sollecitato, finalmente scrit- tomi che il Sig. Realio aveva avuto molte occupazioni, le quali l'avevano impedito di mandare la risposta, e che in breve me la manderebbe per inviarla al Sig. Galilei, e non essendo ne anco seguita la relazione de' Commissari, Y. S. Illustriss. può da sé facilmente comprendere se il Sig. Galilei, il quale, per la generosa confidenza dimostrata nel suo procedere avendo con ragione dovuto sperarne ogn'altra cosa che una tanta freddezza, ha occasione ora di ritrovarsi perplesso, ed io, per avercelo ridotto, di restar confuso ; una tanta dilazione non rispondendo né alla dignità del negozio, di valore inestimabile, né al merito incomparabile dell'autore, confidatosi generosamente nella magnanimità del- l' Eccellenze loro, e riverito la loro .potenza con parole e con fatti nell'aver loro fatto un 60 presente di sì gran prezzo, né finalmente all'onore ed alla gloria immortale che glie ne risulta, dovendo non solo i loro popoli, ma anco tutto il genere umano, ricevere dalle loro mani questo dono del cielo, negato a tutti i secoli passati. Ed acciò V. S. Illustriss. conosca maggiormente quello avrà da esser fatto per la pro- mozione del negozio, ecco che le mando la copia della proposizione (avendomela esso Sig. Galilei mandata aperta), non solo per informamela, ma anco per la sua soddisfazione, tenendo che averà molto a caro di vederla, e che, essendo intelligentissima in queste scienze mattematiche, ne riconoscerà facilmente la verità, e discernerà che quanto resta da farsi per facilitarne l'uso in mare e superare l' impedimento che l'agitazione della nave potesse arrecare a far l'osservazioni necessarie, non dee minorare il merito, non dero- 70 gando ciò alla certezza della cosa, e per quanto spetta alla terra, potendosi senza altro maggior comparamento, per via di questa invenzione, riformare le carte geografiche e marittime ed essere in esse assegnati i veri siti de' luoghi, i quali sin qui non si son po- sti per lo più che immaginari ; il che solo, essendo bene presente ed eccellentissimo per l'aggiustamento della geografia, quando altro non fosse, dee far tenere in grande stima il segreto di questa invenzione. E nondimeno per rispetto anco del mare, oltre che il Sig. Galilei nella sua proposizione dice d' averci trovato qualche opportuno rimedio, non bisogna dubitare, che come universalmente l'arti, principalmente le più nobili, hanno tutte nella loro prima introduzione incontrate delle grandissime difficultà, per le quali in prin- cipio si perdeva ogni speranza della loro l'iuscita, le quali nondimeno dipoi, per l'indù- 80 stria degli uomini (alla quale non é cosa alcuna insuperabile), con ammirazione si son rese facili e praticabili anco da i spiriti volgari, senza dubbio interverrà il medesimo in questo, principalmente se v'aggiungono promesse d'onorati premi a chi lo riduca a per- fezione: attesoché (per non uscire della navigazione) moltissime sono l'operazioni che si fanno nel governare le navi, le quali, proposte a i primi naviganti, sariano state riputate del tutto impossibili ; e parlando d'una sola, chi avrebbe mai creduto che si potesse fare una mistione dell'uso delle vele e di quello del timone, che, senza scapito alcuno, anzi più presto con qualche guadagno, si potesse contrastare alla forza d' impetuoso vento contrai'io ? Sicché l' ingegno umano venendo a capo d'ogni cosa a che s'applica con fissa Lett. 8449. 73. in essi assegnati —