Pagina:Le pitture notabili di Bergamo.djvu/137

Da Wikisource.

133

per aria sono anche meglio toccati dell’Effigie del Santo. Nella testata della Chiesa in faccia al Coro evvi un’onorevole Iscrizione in marmo nero di Gian Girolamo, Figliuolo del Cavaliere Enea, della Nob. Famiglia de’ Conti Tassi, Prelato Commendatario, morto di Contagio nel 1630. contratto per la caritatevole assistenza prestata agli Appestati. E seguitando il cammino sino alla Chiesa di San Martino, annessa all’Ospizio degli Orfanelli, ed eretta nel sito comperato nel 1614. che era di ragione de’ Fratelli Coglioni, detti Caspi; indi voltando a Tramontana per quel vicolo che fiancheggia il detto Ospizio da Ponente, giugneremo alla Chiesa e Convento di


LXVIII.


T

Enuto da Monache Dominicane, e fondato da Matteo Beroa dell’Ordine di S. Domenico colle rendite del suo Patrimonio l’anno 1359. Del Convento più antica è la Chiesa, di cui si ha memoria sino dal 1273. nel qual anno fu da Guiscardo Suardo Vescovo della Patria consagrata, sotto l’invocazione della SS. Annunziata. Fu ella poscia riedificata, e ridotta a un bel vaso a volta con sette Altari: e nel 1670. fu posta a stucchi, e dipinta la Facciata esteriore di soda Architettura, con l’Effigie in mezzo della Vergine col Puttino, e de’ SS. Domenico, e Caterina da Siena dai lati, di mano di Domenico Ghislandi Padre di Fra Vittore