Pagina:Le rime di Lorenzo Stecchetti.djvu/447

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adjecta 415


     Oh, il bel meriggio! Ardeva
il sol nel chiaro azzurro,
nè un soffio, nè un susurro
68sull' arso pian fremeva
e sulle stoppie gialle
gli stanchi buoi posando
sognavan, ruminando,
72il buio delle stalle.

     Oh, il bel meriggio! Ascoso,
al cor giungeva un senso
grave, solenne, immenso,
76di calma e di riposo.
Immersa in un languore
di voluttà infinita
parea dormir la vita,
80ma non dormìa l’amore.

     Popol di Dio, riposa
nel sonno tuo profondo;
sul talamo fecondo
84ecco salì la sposa!
Oh il bel meriggio! Hai chiesto
e Dio t’ha benedetto,
poichè sul santo letto
88il Patriarca è desto.