Pagina:Le rime di Lorenzo Stecchetti.djvu/604

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572 adjecta.


e nutrito di voi lo riscaldaste
     stringendolo sul petto,
e se morte il ghermìa, glielo strappaste
     16col prepotente affetto!

Lo cresceste così, bianco fanciullo,
     sovra i fidi ginocchi,
vegliando il primo passo e il suo trastullo
     20con l’anima negli occhi.

e speraste veder l’ore supreme
     in braccio a lui più liete.
Quanto amor, quanti baci e quanta speme
     24o madri che piangete!

Ed ora? I vostri figli a mille a mille
     cadder lungi da voi
perchè un ladro impazzito e un imbecille
     28si son creduti eroi.

E vi tentano ancor, gli scellerati,
     con le astute parole,
ma i cadaveri nudi e mutilati
     32si putrefanno al sole,

ma già dai loro immondi antri, le iene
     calando irsute e scarne,
leccano il sangue de le vostre vene,
     36straccian la vostra carne!