Pagina:Le rivelazioni impunitarie di Costanza Vaccari-Diotallevi.djvu/148

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delle famiglie degli emigrati, ogni mese le incassano i capi squadra, ma doveva farsi la prima riscossione il mese corrente di marzo.

La nota poi del Popolo Romano a Napoleone III, portata dal principe Gabrielli, nella quale si supplicava, l’imperatore a sgombrare Roma dalle sue truppe, onde ad imitazione delle provincie redimisse (sic) dalla schiavitù pretina, erano le prime firme di vari signori romani, poi mercanti di campagna, impiegati, ed in fine il basso ceto. Le firme erano d’ambo i sessi, e vi sono state famiglie che anno firmati anche i bambini in fascie; la cifra montava a circa sei mila, alcune delle prime firme che rammento le segno qui appresso:

Principe Corsini
Principe Musignano
Marchese Verospi
Principe Piombino
Principe Ghigi
Duca Fiano
Tittoni
Silvestrelli
Rocchi
De Angelis
Ferri
Paolo Luigioni.


XVII.

(Di carattere della Diotallevi.)

Gaspare Falcetti


dice essere io stata in sua casa due sole volte; vi posso provare esservi stata moltissime.

Ottavio Costantini, ex cavallerizzo dei giandarmi, che abita in quel casamento a man sinistra venendo dai Piè di Marmo per andare al Gesù, il portone resta incontro la particella di San Stefano nella piazzetta; venne una sera con me in casa Falcietti, ove con tutta la famiglia, cioè Carlotta e Gaspero, i due fratelli Catufi,