Pagina:Le rivelazioni impunitarie di Costanza Vaccari-Diotallevi.djvu/178

Da Wikisource.

— 176 —
però è persona nociva alla Corte ove mangia e dorme.
Padre Corvo, torinese; so che pure è della linea De Angelis: ex parroco di Santa Maria in Aquino detta degli Orfanelli, mandato dai suoi superiori a Sant’Alessio Monte Aventino, ove fa esso da superiore. Questo è un Capo squadra del Partito. Dirò di più essere nella opinione settaria che i PP. Sommaschi di questa sua religione sien tutti di quella opinione; eccettuati però l’attuale curato degli Orfanelli, il rettore del collegio del Clementino, e certo P. Cataoi che ha il naso aquilino ed acciaccato.
Un Canonico ossia prete, di cui non saprei dire nè nome, nè cognome; alto, con occhiali che, nei primi mesi dell’anno abitava a Tordinone n.° 106, romagnolo di origine, che si portava a giuocare a carte la sera dallo scalco di Sua Santità Baladelli; con che però questo Baladelli è persona senza alcuna eccezione, anzi eccellentissima; ed anche questo prete o canonico è un Caposquadra.
Un tal Don Pietro di cui adesso non ricordo il cognome, che dal Governo è stato tenuto sotto custodia nel convento di San Calisto. Questo m’incaricò a fargli una commendatizia per Torino, ond’essere ricevuto come cappellano nella truppa sarda, ma se n’ebbe una negativa, perchè scoperto di pessima condotta. Questo pure ha la qualifica di Caposquadra.
Bennicelli, parroco della Maddalena; è pure un Capo squadra, ed inoltre si dice che abbia relazione carnale con Matilde Sindaci.
Fratini Abbate. . . . . . . Precettore in casa Carpegna. È questo un Caposquadra della linea De Angelis.
Imperiali Don Andrea, il quale in unione di certo Don Carlo di cui non so il cognome ha scritto un’opera infernale contro la Chiesa e che ha mandata a stampare a Torino. Era sotto Curato nella Chiesa di Santa Lucia al Gonfalone.