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xxiv giorgio vasari


Per il che fu detto in lode sua da messer Giovan Batista Strozzi così:

Vince costui pur solo
     Tutti altri, e vince Fidia e vince Apelle,
     E tutto il lor vittorioso stuolo.

1

Fu discepolo di Lionardo Giovanantonio Boltraffio milanese,2 persona molto pratica ed intendente, che l’anno 1500 dipinse in nella chiesa della Misericordia fuor di Bologna in una tavola a olio, con gran diligenza, la Nostra Donna col figliuolo in braccio, San Giovanni Batista, e San Bastiano ignudo, e il padrone che la fe’ fare, ritratto di naturale ginocchioni;3 opera veramente bella; ed in quella scrisse il nome suo e l’esser discepolo di Lionardo. Costui ha fatto altre opere ed a Milano ed altrove: ma basti aver qui nominata questa che è la migliore.4 E così Marco Uggioni,5 che in Santa Maria della Pace fece il Transito di Nostra Donna e le nozze di Cana Galilea.6

    mente signoreggiare e sulle forze dello spirito, onde la fantasia crea nuova vita ed informa il pensiero, e sulle forze materiali, per cui l’uomo governa la natura a suo senno. S’egli nel primo aspetto va onorato siccome colui che all’età sua giunse alla maggior perfezione, nel secondo va riguardato come il precursore alla scienza dei nostri ultimi tempi. Vedi la parte terza del Commentario che segue.

  1. Nella prima edizione, dopo questo epitaffio, leggesi quanto segue:

    «leonardvs vincivs
    qvid plvra? divinvm ingenivm
    divina manvs
    emori in sinv regio mervere.
    virtvs et fortvna hoc monvmentvm
    contingere graviss. impensis
    cvravervnt.

    E un altro ancora, per veramente onorarlo, disse:

    Et gentem et patriam noscis: tibi gloria et ingens
         Nota est; hac tegitur nam Leonardus humo.
    Perspicuas picturae umbras, oleoque colores
         Illius ante alios docta manus posuit.
    Imprimere ille hominum, divum quoque corpora in aere,
         Et pictis animam fingere novit equis
    ».

  2. * Ovvero Beltraffio; nato nel 1467, morto nel 15 di giugno 1516.
  3. * Questa tavola, posta da prima nella cappella Casio nella chiesa nominata, passò quindi nella pinacoteca di Brera a Milano, († Fecela fare Girolamo Casio, poeta). In ultimo fu acquistata dal museo Francese, insieme con altri quattro quadri di scuola veneta e lombarda, fattone cambio con altrettanti quadri di scuola fiamminga. Siede nel mezzo la Madonna col Putto, ed ai lati stanno san Giovanni Batista e san Sebastiano in piè; nelle estremità del quadro sono in ginocchioni il poeta laureato Girolamo da Casio e il padre suo, i quali fecero fare questa tavola. Se ne vede un intaglio nell’opera intitolata: Scuola di Leonardo da Vinci in Lombardia; o sia Raccolta di varie opere eseguite dagli allievi e imitatori di quel gran maestro, disegnate, incise e descritte da Ignazio Fumagalli, Milano, Stamp. Reale, 1811, in-fol. La iscrizione però più non vi si vede, nè si legge nelle vecchie guide di Bologna.
  4. * Si dànno per opere di Beltraffio: un San Giovan Batista nella pinacoteca di Brera; una Nostra Donna col Bambino e una Santa Barbara in quella di Berlino; e similmente una Madonna col Bambino e i santi Giovan Batista e Sebastiano, con una figura in ginocchioni rappresentante Oldrado da Ponte, era in Lodi e passò quindi in possesso di Giuseppe Sanquirico milanese, della quale il Fumagalli nella citata Raccolta dà un intaglio.
  5. Detto da alcuni Uglon, Oglono e Uggiono; ma più comunemente da Oggiono.
  6. * Dopochè il convento de’ frati Minori di Santa Maria della Pace fu soppresso e ridotto ad usi profani, non sappiamo se queste due pitture esistano più. Parlano di Marco da Oggiono il Baldinucci e il Lanzi brevemente, e poco favorevolmente il Bossi nel Cenacolo, ecc., indicando altre opere di lui; fra le quali la copia del Cenacolo di Leonardo nel refettorio della Certosa di Pavia, e quella tavola, tolta dalla chiesa di Santa Maria di Milano nel 1808, con san Michele in mezzo a due angeli, che caccia Lucifero negli abissi, ora nella pinacoteca di Brera, dove è segnato il nome di marcus, che il Rosini ha dato intagliata a pag. 212 del t. IV della sua Storia. La pinacoteca di Brera suddetta, se crediamo al suo Catalogo, oltre la descritta tavola, possiede altre cinque pitture di lui; una delle quali rappresentante Nostra Donna col Putto, san Giuseppe, santa Elisabetta, il piccolo san Giovanni e san Zaccaria, fu incisa e illustrata dal Fumagalli nella citata Raccolta. Secondo il Necrologio citato dal Lanzi, Marco da Oggiono morì nel 1530. † Ne’ detti Documenti inediti risguardanti Lionardo da Vinci si legge una Vita di lui scritta verso la metà del 1500 da un anonimo fiorentino. In essa tra i discepoli