Pagina:Leonardo prosatore.djvu/345

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imperò che se ti multiplicherai di panni secondo la multiplicazione del freddo, esso freddo nocere non ti potrà; similmente alle grandi ingiurie cresci la pazienza, esse ingiurie non ti potranno offendere la tua mente.


Tutti li animali languiscano, empiendo l’aria di lamentazioni, le selve ruinano, le montagne aperte per rapire i generati metalli; ma che potrò io dire cosa più scellerata di quelli che levano le lalde al cielo di quelli che con più ardore han nociuto alla patria e alla spezie umana?


Acquista cosa nella tua gioventù, che ristori il danno della tua vecchiezza. E se tu intendi la vecchiezza aver per suo cibo la sapienza, adoprati in tal modo in gioventù, che a tal vecchiezza non manchi il nutrimento.


A torto si lamentan li omini della fuga del tempo, incolpando quello di troppa velocità, non s’accorgendo quello esser di bastevole transito; ma bona memoria, di che la natura ci ha dotati, ci fa che ogni cosa lungamente passata ci pare esser presente.


O dormiente, che cosa è sonno? Il sonno ha similitudine colla morte; o perchè non fai adunque tale opra che dopo la morte tu abbi similitudine