Pagina:Leopardi, Giacomo – Pensieri, Moralisti greci, 1932 – BEIC 1858513.djvu/245

Da Wikisource.

composto da am monio monaco 239

CAPITOLO DECIMOSESTO

E volendosi da capo imbarcare e tornare a Clisma, trovarono rotto il navilio: con ciò sia cosa che quello guardiano che e’ v’avevano lasciato, il quale era seguitatore di Cristo, nascosamente da quello barbaro che era rimaso con esso lui tagliato i canapi del navilio, percosselo in una secca e roppelo, e ammazzato quello moro, notando, venne a terra, e salvossi in sulla montagna. Scherniti dunque i barbari della loro speranza, non sappiendo che fare, non potendosi riducere alla loro contrada, vennono in grandissimo accoramento e affanno; e imprima per la smisurata niquitá e furia, dato di piglio a quelle donne e a quelli fanciulli che egli avevano riservato, le quali donne e i quali fanciulli erano grande moltitudine di persone, tutti gli ammazzarono; e fatto questo, accesono uno indicibile fuoco, e spietatamente arsono e consumarono quasi tutti gli arbori delle palme. E in questo mezzo che elli adoperavano queste cotali cose, molto isconfortandosi e tribolandosi per lo disiderio della patria; convennono da secento ismaeliti della terra di Faran, i quali tutti erano saettatori scelti, e avevano udito quello che era intervenuto: per la qual cosa i barbari, intendendo lo avvenimento di questi ismaeliti, s’apparecchiarono a cambattere, e ritrassonsi alcuna cosa inverso il mare. Azzuffaronsi gli uni e gli altri insieme in uno luogo piano nell’ora che nasceva il sole, e malamente saettavansi di qua e di lá: e i faraniti, come quelli che erano molti piú di numero, maggiore uccisione faceano. Ma i barbari niuna speranza avendo di poter fuggire e salvarsi, valentemente contrastavano, e reggevano la battaglia, la quale durò infino all’ora della nona. E morirono in questo di ottantaquattro uomini delle gente di Faran, e molti altri della medesima gente furono fediti. E i barbari morirono tutti quanti in quello medesimo luogo, niuno de’ quali aveva dato le spalle e niuno mossosi da quello cotale luogo che gli era toccato.