Pagina:Leopardi - Canzoni, Nobili, Bologna 1824.djvu/11

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ingannare il desiderio, procurai di rappresentarmi alla mente le disposizioni dell’animo del poeta in quel tempo, e con questo mezzo, salva la disuguaglianza degl’ingegni, tornare a fare la sua canzone; della quale io porto questo parere, che o fosse maravigliosa, o la fama di Simonide fosse vana e gli scritti perissero con poca ingiuria. Voi, Signor Cavaliere, sentenzierete se questo mio proponimento abbia avuto più del coraggioso o del temerario; e similmente farete giudizio della seconda Canzone, ch’io v’offro insieme coll’altra candidamente e come quello che facendo professione d’amare più che si possa la nostra povera patria, mi tengo per obbligato d’affetto e riverenza particolare ai pochissimi Italiani che sopravvivono. E ho tanta confidenza nell’umanità dell’animo Vostro, che quantunque siate per conoscere al pri-