Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/635

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per più di un mese, io mi sono trovato tal quantità di lettere da riscontrare, e tante visite da rendere (cosa indispensabile in questa città diplomatica), che tutto ciò unito alla mia solita dif- ficoltà fisica di scrivere, mi ha tenuto finora imbarazzatissimo. Del resto io non ho mai perduto di vista quello di cui voi mi scrivevate, e ne ho parlato qui con parecchi; ma pur troppo qui mancano tutte le cose, la capacità, lo spirito ed i principii che dovrebbero diriggere chi volesse poter corrispondere alle vostre intenzioni, e in ultimo la volontà! E se qualcuno, per miracolo, ha pur tutte queste cose, non ha il tempo: come il prof. Mori- chini, il quale mi assicurò che tra gl’impieghi pubblici ch’egli sostiene, e l’esercizio pratico della medicina, al quale egli è obbli- gato per avere di che mantener la sua grossa famiglia, non gli restava un momento da dare agli studi. Nondimeno credo che farete bene d’indirizzarvi a lui (se già non l’avete fatto), e così al prof, de Matthaeis, il quale è uno dei pochissimi che potreb- bero, ma veramente e bene, secondarvi. Nelle Marche vi giuro ch’io non conosco nessuno a proposito, salvo a Macerata Puc- cinotti, che voi già conoscete, e il prof. Clemente Cardinali. Le Legazioni pur troppo sono a gran distanza dal punto a cui converrebbe essere per divenire utile all’Antologia: sapete chc in quelle parti la letteratura consiste in far de’ Sonetti, e de’ versi latini. Quei pochi che valevano qualche cosa, sono ora dispersi, ed io non potrei parlarvi d’alcun di loro con sicurezza che egli si trovi al suo posto. A Pesaro, oltre il Conte Paoli, v’era ancora il Marchese Petrucci, buono scienziato: ma lo credo involto nelle ultime disgrazie. A Rimini voi conoscete Mauri- zio Brighenti, uomo d’assai buona volontà. A Forlì v’era Michele Rosa, uomo attivo e capace molto, e l’Avvocato Segreti: del primo non ho notizie fresche, del secondo mi pare aver sentite non buone nove. A Ravenna il professor di Fisica mi parve per- sona di proposito, ma non posso ricordarmene il nome. A Bologna il prof, di Fisiologia Medici potrebbe far qualche cosa, ma egli ama meglio andar dietro ai buoni pranzi che riceve da’ suoi molti amici di chiasso. Anche il Dottor Valorani,2 pure in