Pagina:Leopardi - Epistolario, Le Monnier, 1934, I.djvu/128

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ANNO 1817 - LETTERE 51-53 95 volta non accadano sbagli.1 Vorrei che non le fosse inutile, e mi sarebbe occasione di superbia il vedere che Ella lo reputasse buono a qualche cosa. Il dono è tanto piccolo che è nulla, anzi forse piuttosto che dono sarà molestia. E però se Ella lo giudicherà indegno di pigliar posto nel sito Giornale, acciocché Ella non abbia a soffrire incomodo per mia cagione, desidero che consegnando il Libro allo Stella perché me lo ritorni, si faccia rifare da lui la spesa occorsa per riscuoterlo dalla posta, ordinandogli da mia parte che la ponga in mio conto. A ogni modo la prego che gua rdando più all’a nimo che al dono, voglia accettarlo gradevolmente, e averlo per testimonio di vera stima e venerazione. Con cui me le dichiaro suo devotissimo obbligatissimo servitore. 53. Di A. F. Stella.2 Milano 21 Maggio 1817. III.1"0 Sig.r Conte. Riscontro il di Lei pregiato foglio 12 eorr.<» 3 Riguardo al Bellini, sono anch’io di sentimento ch’è assai meglio lasciarlo neH’obblivione in cui ora giace, giacché troppo onore gliene risulterebbe, se si avesse a nominarlo ancora, quantunque con un articolo di critica. Il tomo 4° Cook fu precisamente addebitato nella fattura unitam.» al 2° e 3° volume, come ella stessa può vedere. Il Warden in Inglese non saia cosi facilo l’avorio, massimamente perché qui non ne sarà permessa l’introduzione.4 II Prof. Giordani nulla mi ha ricercato ancora. Mi ha consegnato bensì un pacchetto, che gli trasmetterò a prima occasione.5 La correzione per la parte greca del suo Inno fu affidata da me a quell’¡stesso correttore, a cui fu affidato l’Omero di Bodoni. La seconda ediz.0 sarà emendata colle correzioni da lei segnate. Eseguirò pure gli ordini suoi riguardo al numero di copie dello stesso che devono servire per Lei.6 Non posso assicurarla d’inserire nel primo numero dello Spettatore i Sonetti ch’ella si compiacque trasmettermi, ma farò il possibile acciò vi possano entrare. la versione poetica del Visconti, e una traduzione letterale e note del Pellegrini. — L’autografo delle Triopee è ora nella Biblioteca di Brera, per dono di A. Gussalli. 1 Allude allo sviamento dell’/nno a Nettuno, come da lettere precedenti. 2 Pubblicata primamente nel citato volume lettere inedite ecc., Lapi, 1888. 3 È la lett. 50. 4 Ciò non ostante, Carlo Leopardi potò avere quell’opera, non saprei dire se per mezzo dello Stella o per altra via, e ne fece un bel volgarizzamento che verso la fine del ’ 18 doveva stamparsi dal Mordacchini di Roma; ma la stampa non ebbe luogo, sembra per impedimento della Censura a cagiono del protagonista dell’opera. 5 Era il Panegirico di Napoleone. G. aveva dichiarato di conoscerne il titolo, ma di non possederlo (lett. 48). E il Giordani, per fargli cosa grata, ne consegna subito un esemplare allo Stella. 8 Cfr. lett. 50, p. 81 e nota 1. Le copie si ridussero effettivamente a sole 10, invece delle 40: manco male che il munifico libraio non le mise a conto dare di Monaldo.