Pagina:Leopardi - Epistolario, Le Monnier, 1934, I.djvu/136

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ANNO 1817 - LETTERE 55-57 103 3. Pandolfini, Trattato del Governo della famìglia. 4. Gioia, Economia, ec., voi. VI. 5. Dandolo, Buon governo de’ bachi da seta. Sonzogno, 1816. 6. Idem, Storia dei bachi da seta governati coi nuovi metodi, ec. 56. Di Francesco Cassi.1 [Pesaro 30 Maggio 1817.] Carissimo Amico, e Cugino. Stimando che sia meglio adoperare fra congiunti il linguaggio del cuore, piuttosto che ogni altra maniera di esprimerei, sbandisco da questo foglio titoli e complimenti, e sinceramente vi ringrazio del cortese ufficio a me pratticato nella vostra lettera 18 Aprile p. p.® che per uno de’ soliti errori postali io non ho ricevuta che l’altro di assieme colla traduzione vostra del secondo della Eneide da voi gentilmente donatami. E siccome dall’affibbiatami calunnia mi è derivato il bene di ricevere i vostri caratteri, punto non me ne dolgo: ed anzi sono grato a’ miei calunniatori,8 i quali mi aprono la via onde giimgerc all’acquisto della preziosa amicizia vostra. Non ho duopo di molte parole per provarvi che è inganno il reputarmi autore dell’articolo inserito nel LTX quaderno dello Spettatore. Non havvi in Pesaro persona che sia posseditrice di questo Giornale. Laonde io non solamente ignoro la critica, ma non conosco neppure l’opera criticata. Se a vostro agio mi rimetterete si l’una, che l’altra, mi farete cosa gratissima, desiderando io di conoscoro la mia supposta reità. Giulio Perticar! è stato sensibilissimo alle vostre espressioni a di lui riguardo, e vi ringrazia, e vi saluta con tutta la tenerezza dell’ottimo di lui cuore. Piaccia a voi di ricordarmi a tutti di casa, verso i quali tutti professo stima, rispetto, ed amore. E voi non vi stancate nella coltura de’ vostri crescenti allori. E se dalle radici del sacro Monte, che per me non furono mai superate,4 potrò un giorno vedervi asceso alla cima, ne sarò beatissimo, e meco lo saranno tutti coloro che amano la gloria nazionale, o la lingua degli dei. Amatomi, e credetemi sempre il Vostro Aff.mo Amico e Cugino. 57. Di Pietro Giordani. Milano 1° Giugno [1817]. Mio carissimo signor Contino. Alla sua dei 30 aprile risposi5: e consegnai il mio Panegirico allo Stella, che mi dice di averglielo spedito. Per la posta le mando un mio libretto in difesa del Dionigi del Mai. 1 Dall’autografo, nella Nazionale di Napoli. La data è quella del bollo postale. 2 K al n. 46. 3 Non credo che altri calunniatori vi fossero, all’infuori della eccessiva impressionabilità e precipitazione di G. Cfr. lettere 46 e 49. 4 Ripiglia il parlar metaforico usato da G. nella fine della lett. 49. 5 Con la lett. 51.