Pagina:Leopardi - Epistolario, Le Monnier, 1934, I.djvu/164

Da Wikisource.

ANNO 1817 - LETTERE 80-82 131 che meriterà. Salutate, vi prego, e riverite da mia parte il conto Perticari. Ho veduto in questi giorni l’annunzio della stampa e l’indice del suo Trattalo sulla lingiia del trecento.1 Certo è opera importantissima e quasi necessaria ai nostri tempi, e dove bisogna veramente esser profondo e ingegnosissimo, di gran lettura, e d’infinito giudizio. Salutatelo cordialmente, ma non gli mostrate il mio opuscolo, che non è da lui, né anche è da voi, se non per le ragioni che vi ho dette. Scrivo senza cerimonie, da parente e da amico, perché m’avete mostrato che cosi vi piace. E a me pure sarà gratissimo di avere spesso occasione di mostrarmi vostro affezionatissimo Cugino e Amico. 32. A Giuseppe Acerbi. - Milano.1 Reoanati 20 Ottobre 1817. Stimatissimo Signore. Più di un mese fa, cioè ai 15 di Settembre, le mandai per la posta una mia dissertazioncella sopra il Dionigi del Mai, in compagnia di una lettera.3 Premendomi molto di averne notizia e per la ragione che le indicai nella lettera, e perché l’opuscolo col tempo va perdendo gran parte della sua importanza, la prego istantemente (quando non sia indiscretezza) a volermi onorare di pronta risposta; e se rigetta, come credo, la mia offerta, a volerla fare avere al sig. Stella, al quale ne scriverò subito che avrò ricevuto di Lei risposta. In questa occasione, supponendo che Ella abbia abbandonato il pensiero di volersi servire, come mi scrisse,4 delle Inscrizioni Triopee che le mandai il maggio passato,8 la prego che si compiaccia di rimandarmi il manoscritto, perché non trovandosi qui scrivani di greco, fu bisogno che io copiassi l’opuscolo di mia mano, la qual fatica non potrei rifare adesso. Questo, quando il manoscritto si possa ripescare senza incomodo, e il rimandarlo non sia contro il costume;6 altrimenti questa domanda sarà come non fatta. Scusi questa noia, assicurandosi che è l’ultima ohe le reco, e mi creda pronto ai suoi comandi. 1 Degli scrittori del Trecento e de’ toro imitatori: uno dei due scritti del Perticari, elio furono accolti nella Proposta del Monti. 2 Dalla copia di Paolina, in casa Leopardi. 3 È la lett. 76, che però ha la data dei 12.

  • Con la lett. 62.

5 Vedi lett. 52. 6 Come si è detto (p. 94, nota 4), alla lett. 52), il ina. non gli fu rimandato.