Pagina:Leopardi - Epistolario, Le Monnier, 1934, I.djvu/77

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4C EPISTOLARIO pugno in lettere ordinarie cogli accenti. Ma in ogni modo il testo non è di necessità. Se ella non troverà l’impresa di sua convenienza, bramerei si compiacesse dirmi a qual parte potrei rivolgermi con isperanza di buon esito. La prego a darmi qualche buona nuova del secondo libro della Eveide speditole il settembre passato. Condoni questa importunità a chi non ha altri pensieri né piaceri in tutta quanta la vita che questi, e tra la speranza e il timore per la sorte de’ suoi figli prova tutti i furori e le smanie dell’impazienza. Le accludo le correzioni per lo stesso libro mandatele nella sopraccennata mia lettera, le quali, se non giungessero in tempo pel contesto, dovranno porsi nell’errata.3 Pieno di riconoscenza e di stima, salutandola cordialmente da parte della mia famiglia, mi dichiaro tutto suo. A N. N. — Rimini. 2 [a. <1. ma Recanati 2 febbraio 1817.] Lui signor Antonio Fortunato Stella di Milano fu spedito il 14 dicembre passato al negozio Marsoner e Grandi un pacco di libri per la solita via mercantile, colla direzione al conte Monaldo Leopardi, affinché essi per la stessa via di vetturali e spedizionieri, lo facessero pervenire a Recanati. Sono, come vedete, cinquanta giorni che i libri partirono da Milano, quando regolarmente una spedizione per arrivare da Milano a Recanati vi mette meno di un mese. Il conte Monaldo ha scritto al negozio Marsoner e Grandi, senza che si siano degnati di rispondergli. Fatemi dunque il piacere di riscotere il pacco a cotesto negozio, e di spedirlo colla prima occasione a Pesaro in Casa Mosca a D. Giovanni Pantaleoni, a cui scrivo contemporaneamente. Se poteste trovare un’occasione per Ancona, potreste mandarlo al sig. Filippo Pacini in Casa Candelari, ma bisognerebbe che fosse pronta, diversamente fate come già vi ho detto. Informatevi della spesa che occorrerà per riscotere il pacco, e cosi pure se ne bisognasse qualcheduna per mandarlo a Pesaro o in Ancona. Vi raccomando soprattutto la prontezza, perché è gran tempo che i libri si aspettano, e sin da quando furono ordinati a Milano, si avea gran premura di averli presto. 1 Cfr. lett. Iti, p. 38, nota 1; e lett. 20, p. 43. 2 Questa lettera, senza indirizzo e senza data, di cui esiste in casa Leopardi la minuta autografa a tergo di un’altra minuta di lettera all’Acerbi dei 21 marzo ’17, dovi’ essere scritta a qualche amico dei Leopardi in Rimini; e tenendo conto del giorno della spedizione del pacco, 14 dicembre, e dei cinquanta giorni del ritardo, si può assegnarle la data dei 2 febbraio.