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Pagina:Leopardi - Epistolario, Le Monnier, 1934, I.djvu/99

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66 EPISTOLA HI O a questo articolo categoricamente, c non ad altro. Ecco le due cose, voglio dire il ms. e questo paragrafo, sulle quali mi premerebbe assai d’avere pronto riscontro. Le spedisco con questo ordinario un altro ms.1 il quale vorrei, posto a conto la spesa di porto che ci vorrà per riscuoterlo dalla posta, facesse subito avere al sig. Pietro Giordani al quale ne ho già dato notizia. Perché anche questa volta non accadano confusioni, ho posta la direzione a Lei sopra la stessa coperta del libro. Scrivo a tergo alcune ordinazioni. Dell’articolo sopra la Batracomiomachia che l’è piaciuto di farmi avere la ringrazio cordialmente, perché da esso ricavo la premura non meritata che Ella ha per me, e per questa e per l’articolo stesso le sono veramente gratissimo.2 Non dubiti mai de’ sentimenti miei e di tutta la fa miglia mia verso la sua degnissima persona, alla quale sinceramente mi protesto devotissimo obbligatissimo servo ed amico. Parolini, Incontro dì Laura, ec. Vita di Fox, traduzione dall’inglese. Lucano, Farsaglia, tradotta dal Boccetta. Pisa 1804. Mabil, Livio, tomo 1, 2, 3 e tutti gli altri dopo il 12 esclusivamente, per commissione di un amico, se si possono avere casi. A Giuseppe Acerbi. - Milano.3 Recanati 21 Marzo 1817. Stimatissimo Signore. La sua pregiatissima del 12 corrente4 mi presenta un enimma che non so diciferare. È oggi un mese che 1 JÈ la cantica Appressamento della morte, in cinque canti o in terza riina, composta da G. tra la Ano di novembre e i priir.i di decombre 1810, quando per una grave malattia credette, nella sua eccessiva impressionabilità, esser vicina l’ultima sua ora. Questa Cantica, cui si accenna ne Le Ricordanze (w. 109118), può considerarsi la prima cosa veramente originale del Nostro, non potando considerarsi per tali le due tragedie, quasi puerili, dol 1811 e’12. La Virtù Indiana a Pompeo in Egitto. Kssa andò soggetta a varie vicende, finché l’avvocato Zanino Volta, avendone per caso trovato l’autografo, proveniente Dio sa corno dagli eredi Stella, in ima sua casa di Como, fra carte stracco e vecchi libri, la pubblicò nel 1880 (Milano, Hoepli), preceduta da un suo studio illustrativo. Gran rumore menò quella pubblicazione, e diede luogo ad articoli, discussioni e polemiche, volendosi da taluni negar fede all’autenticità dell’autografo. Ma più tardi, la stesura primitiva, egualmente autografa, da cui era stato tratto l’autografo stelliano. trovata fra Io carte napolitano, doveva sgombrare ogni dubbio. — Si badi che, essendo la presente lettera allo Stella stata scritta nel medesimo giorno di quella al Giordani, poteva G. dire allo Stella di aver dato notizia al Giordani del ms., e a l Giordani di avere scritto allo Stella di mandarglielo. 2 Cfr. lett. 31, p. 56, note 2. 3 Dalla minuta autografa, con correzioni dell’autore, in casa Leopardi.» ft al n. 35.