Pagina:Leopardi - Operette morali, Gentile, 1918.djvu/262

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verità — 198 — renze vane, ma belle e dilettevoli: che ingiuria vi fa ella a tenervi lieti per tre o quattro giorni? E in altra occasione disse, potersi appropriare alla nostra specie universalmente, avendo rispetto agli errori naturali dell’ uomo, 5 quello che del fanciullo ridotto ingannevolmente a prendere la medicina, dice il Tasso: e da l’inganno suo vita riceve. Nei Paradossi di Cicerone 50 essendogli letto un luogo, che in volgare si ridurrebbe come segue: forse le voluttà fanno la persona migliore o più lodevole? e hacci per 10 avventura alcuno che del goderle si magnifichi o pavoneggi? disse: caro Cicerone, che i moderni divengano per la voluttà o mig'i ori o più lodevoli, non ardisco dire ; ma più lodati, si bene. Anzi hai da sapere che oggi questo solo cammino di lode si propongono e seguono quasi tutti 15 i giovani; cioè quello che mena per le voluttà. Delle quali non pure si vantano, ottenendole, e ne fanno infinite novelle cogli amici e cogli strani, con chi vuole e con chi non vorrebbe udire; ma oltre di ciò, moltissime ne appetiscono e ne procacciano, non come voluttà, ma come cagione di 20 lode e di fama, e come materia da gloriarsi; moltissime eziandio se ne attribuiscono o non ottenute, o anco pure non cercate, o fìnte del tutto. Notava nell* istoria che scrisse Arriano delle imprese di Alessandro Magnor>1, che alla giornata dell’ Isso, Dario 25 collocò i soldati mercenari greci nella fronte dell* esercito, e Alessandro i suoi mercenari pur greci alle spalle; e sti- 6 A medie in® — BS dall* — AMF da 1' — 15 A giovani, — 18 A ciò 19 A cagioni — 20 A fama — 23 MF nella — 24 A Isso 2 per ¡spazio di — Ed in — 3 disse che (...) — al genere uma(no) — 3 in universale quello — 5 indotto — 6 dall’ — 10 si glorifichi e si dia vanto |si faccia bello e si dia vanto] — 11-2 tieno fatti dalle voluttà 14 e fanno quasi — 15 voluttà, delle — 20 vantarsi — 21-2 anco non — 22 del |in] tutto — 25 dello — 26 alla coda