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255 - alla pigrizia; io odo che la Terra non sia mica più inclinata alla fatica oggi che in altri tempi. SOLE. II bisogno, in questa cosa, la pungerà, e la farà balzare e correre quanto convenga. Ma in ogni modo, qui la via più spedita e la più sicura è di trovare un poeta 5 ovvero un filosofo che persuada alla Terra di muoversi, o che quando altrimenti non la possa indurre, la faccia andar via per forza. Perché finalmente il più di questa faccenda è in mano dei filosofi e dei poeti : anzi essi ci possono quasi il tutto. I poeti sono stati quelli che per 1* addietro IO (perch’ io era più giovane e dava loro orecchio), con quelle belle canzoni, mi hanno fatta fare di buona voglia, come per un 'diporto, o per un esercizio onorevole, quella sciocchissima fatica di correre alla disperata, cosi grande e grosso come io sono, intorno a un granellino di sabbia. Ma ora 15 che io sono maturo di tempo, e che mi sono voltato alla filosofia, cerco in ogni cosa 1’ utilità, e non il bello ; e i sentimenti dei poeti, se non mi muovono lo stomaco, mi fanno ridere. Voglio, per fare una cosa, averne buone ragioni, e che sieno di sostanza : e perché io non trovo 20 nessuna ragione di anteporre alla vita oziosa e agiata la vita attiva; la quale non ti potria dar frutto che pagasse il travaglio, anzi solamente il pensiero (non essendoci al mondo un frutto che vaglia due soldi) ; perciò sono deliberato di lasciare le fatiche e i disagi agli altri e io per 25 la parte mia vivere in casa quieto e senza faccende. Questa mutazione in me, come ti ho detto, oltre a quel che ci ha cooperato 1 età, 1 hanno fatta i filosofi ; gente che in questi tempi è cominciata a montare in potenza, e monta ogni giorno più. Sicché, volendo fare adesso che la Terra si 30 muova, e che diasi a correre attorno in vece mia ; per una parte veramente sarebbe a proposito un poeta più che un filosofo : perché i poeti, ora con una fola, ora con un’ altra, — 256 —