Pagina:Leopardi - Operette morali, Gentile, 1918.djvu/357

Da Wikisource.

ogni necessità di sudori e fatiche lunghe per divenire atti alle cose. Mi diceva, pochi giorni sono, un mio amico, uomo di maneggi e di faccende, che anche la mediocrità è divenuta rarissima ; quasi tutti sono inetti, quasi tutti insufficienti a quegli uffici o a quegli esercizi a cui nece»- 5 sità o fortuna o elezione gli ha destinati. In ciò mi pare che consista in parte la differenza eh’ è da questo agli altri secoli. In tutti gli altri, come in questo, il grande è stato rarissimo ; ma negli altri la mediocrità ha tenuto il campo, in questo la nullità. Onde è tale il romore e la confusione, 10 volendo tutti esser tutto, che non si fa nessuna attenzione ai pochi grandi che pure credo che vi sieno; ai quali, nell’ immensa moltitudine de’ concorrenti, non è più possibile di aprirsi una via. E cosi, mentre tutti gl infimi si credono illustri, 1’ oscurità e la nullità dell’ esito diviene il 15 fato comune e degl’ infimi e de’ sommi. Ma viva la statistica! vivano le scienze economiche, morali e politiche, le enciclopedie portatili, i manuali, e le tante belle creazioni del nostro secolo! e viva sempre il secolo decimonono! forse povero di cose, ma ricchissimo e larghissimo di parole : 20 che sempre fu segno ottimo, come sapete. E consoliamoci, che per altri sessantasei anni, questo secolo sarà il solo che parli, e dica le sue ragioni. Am. Voi parlate, a quanto pare, un poco ironico. Ma dovreste almeno all’ ultimo ricordarvi che questo è un secolo 25 di transizione. TRIS. O che conchiudete voi da cotesto? Tutti i secoli, più o meno, sono stati e saranno di transizione, perché la società umana non istà mai ferma, né mai verrà secolo nel quale ella abbia stato che sia per durare. Sicché cotesta 30 bellissima parola o non iscusa punto il secolo decimonono, o tale scusa gli è comune con tutti i secoli. Resta a cercare, andando la società per la via che oggi si tiene, a I che