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363 - riecontro quella osservazione del ROUSSEAU, Emile, liv. Il : « Otez la force, la santé, le bon témoignage de soi, tous les biens de cette vie sont dans I' opinion ; ôtez les douleurs du corps et les remords de la conscience, tous nos maux sont imaginaires ». Pag. 267, 12 - Cfr. A se stesso, 9-10. PAg. 268,13 - OMERO, //. XVII, 446. Cfr. LOSACCO. o. c. pp. 69-70, 74. Pag. 266, 14 - Amore e morte, 6; Sopra un basso rilieco, 61 e la Quiete dopo la tempesta, 54. Pag. 268,34 - Cfr. Zibald. II, 201 (19 marzo 1621). Pag. 270,7, 10. 13 - Si allude alle descrizioni dell’oltretomba fatte da PLATONE nel Fedone capp. 59 ss. Pag. 271,6 - 11 LOSACCO (Contr. pag. 70) raccosta a q. I. l'epistola Al Pepoli vv. 37-43, il canto del Pastore errante v. 105 ss. dove il L. ha paragonato o paragonerà lo stato dell* uomo a quello delle bestie giudicandolo sempre più infelice. — Da avvertire che dove qui il L. parla di Platone, il suo pensiero è rivolto principalmente contro la religione cristiana, della quale non gli sarebbe stato possibile parlare cosi liberamente come fa di Platone. Nello Zibald, HI, 473-4 dice appunto che « non v’è che la religione che possa condannare il suicidio». Cfr. LUCREZIO, I, 108-112. Pag. 276, 5-6 - Questa distinzione di due nature non c’è nel Dial. della Natura e deli Islandese. La medesima opposizione tra la Natura primitiva buona e quella corrotta dal costume (secondo le idee del Rousseau) nel Bruto minore 52-60. 11 LOSACCO {Contr., 121) cita qui questo luogo del ROUSSEAU, Emile liv. II : « La première loi de la résignation nous vient de la nature. Les sauvages, ainsi que les bêtes, se débattent fort peu contre la moit, et l’endurent presque sans se plaindre. Cette loi détruite, il s" en forme une autre qui vient de la raison ». Pag. 278, 16 - Mitridate Eupatore, re del Ponto, avvelenatosi e fattosi uccidere da uno schiavo nel 63 a. C. ; Cleopatra che si avvelenò anche lei, con un aspside, il 30 a. C. ; e I* imperatore Ottone, che si uccise il 69 d. C. dopo che fu sconfitto da Vitellio. Pag. 278,22 - Cfr. ROUSSEAU, Nouo. Héloise, VI, 8: « Celui qui pourrait tout sans être Dieu, serait une misérable créature ; il serait privé du plaisir de désirer ; toute autre privation serait plus sopportab’e. — D’ où il suit que tout prince qui aspire au despotisme aspire à l’honneur de mourir d’ennui. Dans tous les royaumes du monde, cherchez-vous 1’ ho:rme le plus ennuyé du pays ? Allez toujours au souverain, surtout s’il •»; t.,- u ». (LOSACCO. Contr. pag. 120). Pag. 280, 15 - 11 LOSACCO (Contr. pag. 121) richiama qui quest’altro —