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Pagina:Leopardi - Operette morali, Gentile, 1918.djvu/90

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con questa sferuzza. Mi dispiace ch’io non ho recato i bracciali o le racchette che adoperiamo Mercurio ed io per giocare in casa di Giove o nell’orto: ma le pugna basteranno.

5 ATL. Appunto: acciocché tuo padre, veduto il nostro giuoco e venutogli voglia di entrare in terzo, colla sua palla infocata ci precipiti tutti e due non so dove, come Fetonte nel Po.

ERC. Vero, se io fossi, come era Fetonte, figliuolo di 10 un poeta, e non suo figliuolo proprio; e non fossi anche tale, che se i poeti popolarono le città col suono della lira, a me basta l’animo di spopolare il cielo e la terra a suono di clava. E la sua palla, con un calcio che le tirassi, io la farei schizzare di qui fino all’ultima soffitta del cielo 15 empireo. Ma sta sicuro che quando anche mi venisse fantasia di sconficcare cinque o sei stelle per fare alle castelline, o di trarre al bersaglio con una cometa, come con una fromba, pigliandola per la coda, o pure di servirmi proprio del sole per fare il giuoco del disco, mio padre farebbe le 20 viste di non vedere. Oltre che la nostra intenzione con questo giuoco è di far bene al mondo, e non come quella di Fetonte, che fu di mostrarsi leggero della persona alle Ore, che gli tennero il montatoio quando salì sul carro; e di acquistare opinione di buon cocchiere con Andromeda 25 e Callisto e colle altre belle costellazioni, alle quali è voce che nel passare venisse gittando mazzolini di raggi e pai-


9-10 AMF figlio — 25 AMF e le altre


I sferetta [(ferina] — Mi ia male — portato le racchette — 5 ATL. io .e A maraviglia — 6 giuoco venutogli — per terzo — 7 palla calda — precipiti non — 7 Po, l'uno addoaao all' altro — 9 ERC. Certo — d' — Il fabbricarono — 12 baderebbe — 16 giocare alle — 18 cometa, piglia(ndola) — 24 d* — 25 fama — 26 mentre passava