Pagina:Leopardi - Operette morali, Milano 1827.djvu/185

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I 76 DETTI MEMORABILI / io che nasce dalla rag ;>ne, non pare che fosse fornito bastantemente di quello che v*ene‘ dalla natura , nè delle altre qualità che in quei tempi di guerre e di sedizioni, e in quella tanta licenza degli Ateniesi, erano necessarie a trattare nella sua patria i negoz. pubblici. Al che la sua forma ingrata e jc dicola gli sarebbe anche stata di non piccolo . pregiudizio appresso a un popolo che, eziandio nella lingua, faceva pochissima differenza dal buono al bello , e oltre d*. ciò dèditissimo a motteggiare. Dunqué in una città libera, e piena di strepito, di passioni, di negozi, di passatempi, di ricchezze e di altre fortune; Socrate povero, rifiutato dall’amore, poco atto ai maneggi pubblici^ e nondimeno dotato di un ngegno grana ssimo, che aggiunto a condizioni tallì, doveva accrescere fuor di modo o^ni loro molestia ; si pose per oz.o a ragionare sottilmente delle azioni, dei costumi e delle qualità de* suoi cittadini : nel che gli venne usata una certa ironia;, come naturalmente doveva accadere a chi si trovava iroped:to di aver parte, per dir così, nella vita. Ma la mansuetudine e la m? uanùnità della sua natura, ed anche la celebrità che e~li si venne guadagnando con questi medesimi ragionamenti, e dalla quale dovette essergli consolato in qualche parte Tamor proprio ; fecero* che questa ironìa non fu Sdegnosa ed acerba, ma riposata e dolce. Così la filosofia per la prima volta ,’ secondo il famoso detto di Cicerone, fatta scendere dal cielc , fu itrodotta da Sacrate nelle città e nelle case ;