Pagina:Leopardi - Operette morali, Milano 1827.djvu/241

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e / a3a' CANTICO DEL GALLO 'SILVESTRI * sperimentato la perfezione,' nè potuto sentire e conoscere pienamente le sue proprie forze, che già scemano. In qualunque genere di creature mortali', -la massima parte del vivere è un appassire. Tanto in ogni opera sua la natura è intenta e indirizzata alla morte: poiché non per altra cagione la vecchiezza prevale sì manifestamente, e di sì gran lunga, nella vita e nel mondo. Ogni parte dell’universo si affretta infaticabilmente alla morte, con sollecitudine e celerità mirabile. Solo l’universo medesimo apparisce immune dallo scadere e languire:-perocché se nell* autunno e nel verno si dimostra quasi infermo e vecchio, nondimeno sempre alia stagione nuova ringiovanisce. Mai siccome i mortali, se bene in sul piimo tempo di ciascun giorno racquistano alcuna parte di giovanezza, pure invecchiano tutto dì, e finalmente si estinguono ; così 1’ universo, benché nel principio degli anni ringiovanisca , nondimeno continuamente invecchia. Tempo verrà, che esso universo, e la natura medesima, sarà spenta. E "nel modo che di grandissimi regni ed imperi umani, e loro mara- vigliosi moti, che furono famosissimi in altre età, non resta oggi segno nè fama alcuna; parimente del mondo intero, e delle infinite vicende e ca.^- mità delle cose create, non rimarrà pure un vestigio ; ma un silenzio nudo, e una quiete altissima, empieranno lo spazio immenso. Così questo arcano mirabile e spaventoso della esistenza universale, innanzi di .essere dichiarato nè inteso, si dileguerà e perderassi. . .