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Pagina:Lettera ai Signori Corbellini, De Welz, A. G. e Compagni.djvu/20

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ammettete almeno un’altra sessantina di questi umilissimi e docilissimi vostri servitori.

Nelle deliberazioni poi, se volete che siano valide a tempo e luogo, e non fruttino amminicoli all’avvocatura, abbiate pazienza di osservare come si deve il § 33 dei Capitoli Fondamentali, che ordina lo scrutinio secreto dei voti e non la votazione per alzata e seduta; giacché molti degli azionisti per paura dei vostri libretti e delle vostre personalità, potrebbero avere un rispetto umano di votar apertamente contro il vostro savio parere. Avete fatto la regola? rispettatela.

La ristrettezza dei 37 voti bastevoli a determinare una maggioranza o almeno a dirigerla, massime col sussidio delle procure che raddoppiano il valor delle voci presenti, produrrà senza dubbio i più perniciosi effetti. Non è necessario svolgere quindi le tanto belle e tanto sottili dottrine della efficacia delle votazioni. Basti il dire che se questa oligarchia venisse a comprendere i banchieri più ricchi e i loro clienti, per non dire gli stessi monopolisti di Londra, essi sarebbero in arbitrio di imporre agli amministratori che amassero di venir rieletti, l’obbligo di trattar con sommo rigore l’ammissione delle firme negli sconti e delle merci nei pegni. Le cose verrebbero a disporsi in modo che le firme degli oligarchi e dei loro clienti divenissero necessarie, e tutto lo sconto passasse per le loro mani. Io vedo sempre nero; ma dimandate ai Parigini da che sia nato il voto comune di erigere la Cassa Lafitte.

Io vedo sempre nero; ma le mie previsioni tendono a porvi riparo a tempo, quando una mezza riga inserta destramente nello Statuto può sventar molti mali. Voi non vedete altro che fiori, e ci ridurrete al tristo passo di chi prima non pensa e dopo sospira. Ma gli azionisti facciano pure a modo vostro; a me basta aver fatto il dovere di leale scrittore, tributando al paese il frutto de’ miei studj.

L’opposizione che voi trovate tra il principio delle Banche o del Monte-Sete e quello delle Casse di Risparmio, non esiste per nulla. Leggete gli Statuti delle Banche di Scozia; e i risul-