Pagina:Lettera pastorale in occasione della Quaresima per l'anno 1830 (Morozzo della Rocca).djvu/22

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compartiamo in pegno del nostro affetto l’Apostolica benedizione.

Dat. da S. Pietro li 24. Maggio l’anno 1829., primo del nostro Pontificato.


Dopo così fatte esortazioni comprese nella Lettera ora enunciata del S. Padre, che vi tocchi praticare, o F. D., non istenterete a comprenderlo. Le cattive massime, i libri pestilenziali, le aggregazioni alle segrete società condannate da amendue le Podestà e spirituale, e temporale, che parevano una volta delitti parziali, e proprj soltanto delle Metropoli e delle Città, ora si sono pure sparsi nelle borgate e nelle campagne, e sino sugli ahi monti; ond’è che ripetiamo col massimo fervore ai Rettori delle anime quello che il Papa intimò a Noi: Vegliate, vegliate sul gregge che vi fu affidato. Dai paesi di montagna, e più poveri, abbiamo spesso ricevuti dei libri proibiti, e di là pure seppimo con nostro dolore, che taluni di quegli alpigiani stavano ascritti a segrete società, i quali dovendo per loro bisogno traslocarsi e viaggiare anche nei paesi eterodossi, lasciaronsi sedurre pello stare lontani dalle instruzioni, dalle pratiche della Religione, e dei Sagramenti, dalle velenose dottrine, portando poi seco nel ritornare a quando a quando alle patrie loro in un colla infame merce di empi scritti l’esiziale sistema di corrotti principj.

Al cominciare del nuovo anno corrente abbiamo alzata la voce nella nostra Cattedrale contro i propagatori, e lettori de’ libri interdetti dalla Chiesa, ed abbiamo dimostrato,