Pagina:Lettera sopra una medaglia nuovamente scoperta di Carino imperatore.djvu/4

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( IV )

differire di portarvi con qualche onesto pretesto, e non alieno dal vostro istituto i miei ringraziamenti. La sorte negl’ultimi scorsi mesi, Illustrissimi Signori, mi arrise, offerendomi la maniera con cui a voi presentarmi ed esercitar con voi un’officio ch’io tanto desiderava; poiché quando appunto io poco tempo fa stava occupato a dare un miglior ordine alla mia serie delle medaglie di metallo di III. grandezza, procurando non tanto colla propia diligenza, quanto ancora impiegando per questo l’opera de miei Amici, d’acquistare tutte quelle che in tal genere è stato possibil trovare, da uomo di campagna unitamente con altre medaglie del bass’Impero mi venne portata una medaglia piccolissima di perfetta conservazione, e d’indubitata antichità, che da una parte rappresenta il busto dell’Imperator Carino paludato, tenente colla destra per il freno un cavallo, di cui veggionsi il collo, e parte della testa, la spalla sinistra è coperta da uno scudo lavorato a bassi rilievi, e la testa da una galea coronata d’alloro coll’Epigrafe IMP • CARINVS • AVG • Nel rovescio vedesi la tetta di Magnia Urbica col solito ornato che scorgesi nell’altre sue medaglie, e col collo cinto da doppio ordine di gemme, ed attorno l’Epigrafe MAGNIA • VRBICA • AVG •, della qual medaglia vi trasmetto nel frontespizio di questa mia la figura esattamente rappresentata in maggior forma che non si trova nel picciolissimo originale, ed è d’un artificio bellissimo, se si abbia riguardo al tempo in cui è fiata battuta. Varie, come sapete o Signori, sono state l’opipinioni degl’Eruditi nell’assegnare un marito a Magnia Urbica, de quali brevemente credo non esser fuor di proposito osservare i ragionamenti, acciò veder si possa quali di loro fin'ora in una materia sì oscura e desti-


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